Vocazione: La comunità educa alla risposta

Ecco il tema di questo nuovo anno pastorale, ma anche delle nostre catechesi.

I giovanissimi:

Nelle prime due catechesi dei giovanissimi sono stati trattati due argomenti riguardanti il vangelo di Matteo. In particolare nella prima catechesi ognuno dei ragazzi si è presentato scrivendo su un cartoncino colorato la motivazione per la quale ha deciso di intraprendere questo cammino di fede, poi lanciando un gomitolo di spago ad un altro ragazzo invitandolo a presentarsi  ad alta voce. Dopo la presentazione di tutti, lo spago aveva formato una rete che collegava tutti quanti. Questa simboleggiava  l’unione del gruppo.

Invece al secondo incontro è stato trattato il brano dal vangelo di Marco riguardante il cieco di Gerico, il quale parla di un cieco che mette da parte l’unica certezza che possiede, ovvero il suo mantello, per seguire Gesù che gli restituisce la vista. Alla fine di questo brano ognuno ha espresso la sua opinione. Al termine della catechesi è stato mostrato un video dove Don Vito analizza, con l’aiuto di alcune domande dei ragazzi, il brano di Matteo. Infatti mette a confronto il racconto del ricco, che per avarizia decide di non seguire Gesù, con quello del mendicante cieco, che agisce contrariamente al primo. Gesù non lo guarisce solo fisicamente, restituendogli  la vista, ma soprattutto spiritualmente, perché gli permette di seguire la strada giusta: quella della fede. Da ciò si deduce che possono essere negative o positive, e quindi seguire Dio.

I giovani:

Quest’anno abbiamo affrontato, come primo incontro di catechesi, il tema della vocazione.

SIAMO IN GRADO DI RISPONDERE  ALLA CHIAMATA CHE DIO CI FA????

Ecco, durante quest’anno verremo educati alla risposta,a seguire gli insegnamenti morali di Gesù, rinunciando al superfluo e liberandoci dall’egoismo.

No, come Bartimeo (il cieco di Gerico), dobbiamo aprire gli occhi alla “luce” e seguire Gesù lungo la via.

Il cieco guarisce, ma era già guarito perché aveva fede in Dio e questa fede lo aveva salvato.

Tutti noi siamo chiamati a riconoscere i nostri talenti e a metterli in pratica per il bene nostro e del prossimo.


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