In Gesù bambino Dio invisibile si rivela, Dio potente si fa umile, Dio per noi si fa Dio con noi. Santo Natale di tenerezza e di gioia
Il presepe, allestito in parrocchia da alcuni volontari, vuole proiettarci verso il percorso che la chiesa italiana sta per intraprendere. Il Percorso Sinodale “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”, in cui il protagonista sarà lo Spirito Santo, il respiro sempre nuovo, che libera da ogni chiusura, rianima ciò che è morto, diffonde la gioia.
Per una “Chiesa diversa”, aperta alla novità che Dio le vuole suggerire, in cui ci è chiesto di metterci con umiltà in suo ascolto, camminando insieme, con docilità e coraggio come Colui che deponeremo al centro del nostro presepe, il creatore della comunione e della missione.
Quel presepe che risulta essenziale nei figuranti e nella scenografia ma che pone al centro l’Essenziale.
Quel presepe che vuole cercare di alleviare i rischi che il cammino stesso ci metterà davanti: formalismo, intellettualismo e immobilismo.
Che non sia formalismo, di facciata di una chiesa senza mai metterci piede dentro, ma che ci rende partecipi e parte di quella natività, che ci rende generativi.
Quel presepe che non sia astratto e distante dalla realtà, perché come ha scritto Papa Francesco nella Esortazione Apostolica Amoris Laetitia “L’incarnazione del Verbo in una famiglia umana, a Nazaret, commuove con la sua novità la storia del mondo“.
Quella natività che non resti immobile,ridotta ad uno slogan per battaglie parapolitiche capaci di riproporre solo vecchie soluzioni a fronte di problemi nuovi. Quella natività che indica una strada spesso tortuosa e dissestata ma da percorrere insieme senza tralasciare nessuno. Il punto di partenza è proprio il presepe,dal punto esatto in cui ci si sofferma a guardarlo,per poi proseguire su strade e fuoristrada che consumano le scarpe. Il beato don Pino Puglisi affermava che: «Agli incensi usati in chiesa bisogna sostituire le suola delle scarpe».
Il tempo del sinodo non ha obiettivi predefiniti ma ci chiede di vivere quelle strade da missionari, come chiesa in uscita. Missionari nella nostra vita quotidiana, personale e comunitaria.